Assunzioni e limitazioni
Produzione
Per quanto riguarda il trattamento di potabilizzazione, circa il 60% dell’acqua captata riceve una semplice disinfezione finale, mentre il restante 40% riceve trattamenti vari; tale considerazione induce ad ipotizzare un maggior utilizzo di prodotti chimici per la seconda aliquota di volume.
La fase di trasporto ha un ruolo di particolare interesse, poiché è in questa fase che si ha la maggiore quantità di perdite idriche di tutto il processo. Prima del trasporto sono presenti un ingresso di acqua fornita da altri gestori (legata alla fase di approvvigionamento materie prime) ed un’uscita di acqua fornita ad altri gestori (legata alla fase di produzione). Per il volume d’acqua fornito da altri gestori, il bagaglio di anidride carbonica legato ai processi di trattamento dell’acqua non viene calcolato, poiché altrimenti vi sarebbe un doppio conteggio delle emissioni; il gestore adducente il volume calcolerà le emissioni dovute alla produzione dello stesso, così come nel presente studio vengono calcolate quelle dovute all’acqua fornita ad altri gestori.
Ad ogni modo, la frase di approvvigionamento è quella caratterizzata da emissioni minori (6,8% sul totale); inoltre la differenza fra input ed output in tale fase rappresenta una piccola percentuale (8% sul totale). Pertanto l’errore che si commette sul totale non valutando bagaglio di anidride carbonica relativo all’acqua in input rappresenterebbe l’8% del 6,8%, ovvero circa lo 0,5%, nel rispetto del criterio di cutoff assegnato al presente studio (Confini dello studio). Le emissioni non conteggiate, inoltre, sono quelle relative alla derivazione, mentre quelle relative al trasporto in rete, di incidenza peraltro maggiore, rientrano comunque nel conteggio.
Per quanto riguarda l’energia elettrica utilizzata per l’esercizio delle centrali e per i pompaggi verso la rete idrica, nella quasi totalità dei casi non è possibile distinguere i due parziali; se ne conosce, infatti, la suddivisione solo in pochi grandi impianti di trattamento. L’applicazione delle percentuali medie di energia consumata per le due fasi valutata sui grandi impianti di trattamento alla totalità degli impianti fornirebbe un risultato non rappresentativo della situazione complessiva del Gestore. È stata pertanto effettuata una suddivisione, a partire dal dato aggregato per le fasi di approvvigionamento delle materie prime e di produzione, applicando le percentuali utilizzate all’interno del Report European Benchmarking (31% captazione e trasporto a trattamento, 4% trattamento, 65% trasporto in rete acquedotto; vedi Dati e requisiti di qualità dei dati: Fonti).
L’emissione diretta di SF6 relativa all’eventuale rilascio dalle cabine di trasformazione è considerata trascurabile, in quanto il quantitativo presente è di poca entità e non sono stati registrati rabbocchi e/o reintegri nel corso del periodo temporale di riferimento.
I prodotti chimici contribuiscono alle emissioni di gas effetto serra in modo indiretto: durante la loro produzione ed il loro trasporto dal luogo di produzione al luogo di utilizzo negli impianti di trattamento viene emessa anidride carbonica. Per quanto riguarda l’emissione dovuta alla produzione, i fattori di utilizzo di energia per massa di chemical prodotto sono stati reperiti dalle linee guida fornire per lo European Benchmarking (EBC) (Dati e requisiti di qualità dei dati: Fonti), le quali fanno riferimento a dati STOWA 2012. Il valore di energia così ottenuto (in MJ) è stato moltiplicato per un fattore di conversione, che ha consentito di ottenere l’emissione di CO2.
I fattori di utilizzo di energia per massa di chemical prodotto sono stati reperiti per il 79% circa della massa di prodotti chimici acquistati nell’anno di riferimento. Poiché i prodotti chimici contribuiscono alle emissioni di gas effetto serra per l’1,34%, l’esclusione dell’11% circa della massa di prodotti chimici acquistati rispetta il criterio di cutoff assegnato al presente studio (Confini dello studio).
La valutazione dell’impronta di carbonio legata al trasporto dei prodotti chimici è stata effettuata in modo parziale, trascurando la quota parte di trasporto dalla produzione alla distribuzione; tale valutazione parziale è stata effettuata poiché non si conosce l’effettiva provenienza dei singoli prodotti chimici, pertanto è stato quantificato esclusivamente il trasporto dal distributore all’utilizzatore finale. Per il calcolo di tale quota parte di trasporto è stato ipotizzato che il trasporto sia avvenuto solo su gomma, che ogni viaggio sia stato relativo al trasporto di 10 unità di prodotto e che la distanza media tra fornitore ed utilizzatore sia pari a 100 km.
Le perdite in fase di trattamento e di trasporto non provocano emissioni di CO2, ma poiché l’unità funzionale scelta per il presente studio è il volume d’acqua fornito all’utenza, riferendo le emissioni conteggiate ad un volume d’acqua minore (ovvero al netto delle perdite), l’emissione specifica per volume fornito aumenta. Sono state considerate sia le perdite reali in fase di distribuzione dagli impianti alle utenze, sia quelle amministrative, cioè le perdite “non fisiche” dovute al conteggio dei volumi dalle letture dei contatori. Le perdite totali sono state calcolate come differenza tra il volume d’acqua immesso in rete e quello letto sui contatori delle utenze; le perdite amministrative vengono stimate come il 15% dell’acqua immessa in rete (vedasi Bilancio della Risorsa Idrica 2013, come Dati e requisiti di qualità dei dati: Fonti). Poiché non si dispone del dato misurato riguardo al volume fornito agli utenti relativo all’anno 2013, tale dato è stato stimato a partire dal dato relativo all’anno 2012, decrementato dello 0,5%, seguendo il trend dei consumi degli anni precedenti.
I fanghi prodotti nei processi di chiarificazione delle acque vengono trasportati (in forma liquida) verso impianti dotati di trattamento fanghi, dove vengono trattati. Il trasporto a mezzo di autobotti provoca emissioni di CO2. È stato ipotizzato che il trasporto dei fanghi sia avvenuto su autobotti da 25 m3 di volume disponibile. Conoscendo il volume di fanghi prodotti da ciascun impianto di trattamento, è stato calcolato il numero di viaggi necessari a trasportare tutto il volume. Moltiplicando il numero di viaggi per una percorrenza media ipotizzata di 30 km, è stata calcolata la distanza totale percorsa dai mezzi.