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Date le pratiche gestionali di riduzione dell’impronta di carbonio individuate per il presente studio, vengono di seguito discusse, punto per punto, le considerazioni di carattere energetico:

 

 

1.                  Riduzione delle perdite idriche nella fase di produzione

Come discusso nel Capitolo 2, la proiezione degli investimenti prevede un investimento medio di circa 4.500.000,00 € l’anno per la riduzione delle perdite idriche; pertanto, proiettando investimenti ed interventi all’anno 2022, si stima un investimento complessivo pari a 36.000.000,00 €, corrispondente ad un abbattimento del 3,5% delle perdite in rete sul quadro emissivo, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica, e ad un abbattimento del 0,4% sull’impronta di carbonio.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

2.                  Riduzione dell’infiltrazione netta di acque parassite nella rete fognaria

Come discusso nella relazione metodologica relativa alla Fase 1, il trasporto di reflui in fognatura è stato allocato alle sole acque nere, poiché le acque bianche non rientrano nell’analisi del ciclo di vita del prodotto oggetto del presente studio; pertanto una valutazione di tipo economico della riduzione dell’infiltrazione netta di acque parassite nella rete fognaria non avrebbe corrispondenza sull’abbattimento dell’impronta di carbonio.

 

3.                  Riduzione dell’immissione diretta di reflui in ambiente, previo pretrattamento e collettamento in pubblica fognatura

Come discusso nella relazione metodologica relativa alla Fase 1, l’aliquota di carico inquinante immessa direttamente in ambiente inciderebbe sull’intera fase di Fine Vita (trasporto reflui, depurazione, trattamento fanghi, smaltimento fanghi). Pertanto la stima dell’investimento relativo al collettamento ed al trattamento dei reflui attualmente recapitanti in ambiente è pari a 158.670.000,00 €, corrispondente ad un incremento del 2,7% sull’impronta di carbonio.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

4.                  Riduzione della produzione di metano nelle fosse settiche

Secondo l’analisi del reticolo fognario della città di Firenze finalizzata alla dismissione delle fosse biologiche effettuata nell’Anno 2014 da Publiacqua SpA, Comune di Firenze e Ingegnerie Toscane srl, si stima un investimento relativo all’eliminazione delle fosse biologiche a piè d’utenza, realizzando un collegamento diretto in fognatura, pari a 4.120,00 € per singola utenza; stimando un numero di abitanti serviti da fossa settica pari a 522.715 ed un rapporto di 2,26 abitanti per utenza servita da pubblica fognatura, l’eliminazione di 23.190 fosse biologiche a piè d’utenza comporterebbe un investimento complessivo pari a 95.542.800,00 €, corrispondente ad un abbattimento del 22,3% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica.

Si sottolinea che tale investimento sarebbe interamente a carico dell’utente e che non avrebbe alcuna incidenza di carattere economico sul gestore Acque SpA.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

5.                  Riduzione del trasporto fanghi dai piccoli impianti e dagli impianti di trattamento allo smaltimento

Il trasporto dei fanghi di depurazione provenienti da piccoli impianti verso i grandi impianti di trattamento potrebbe essere parzialmente ridotto, se alcuni impianti di media entità sprovvisti di processi di trattamento dei fanghi di depurazione, da individuare sul territorio in modo strategico, fossero dotati di processi di trattamento atti a rendere i fanghi conferibili a smaltimento. Pertanto una valutazione di tipo economico della riduzione del trasporto fanghi dai piccoli impianti e dagli impianti di trattamento allo smaltimento includerebbe la stima dell’investimento sia per l’adeguamento degli impianti di media entità sprovvisti di processi di trattamento dei fanghi di depurazione, sia per la riduzione del trasporto dei fanghi di depurazione provenienti da piccoli impianti, a fronte di un abbattimento dello 0,01% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

6.                  Riduzione delle emissioni dirette ed indirette legate al processo biologico di depurazione

Come discusso nel Capitolo 3, l’aspetto relativo alle emissioni dirette ed indirette legate al processo biologico di depurazione viene trattato ipotizzando di installare su tutti i principali impianti di Acque un sistema di aerazione efficiente, come quello presente presso il depuratore La Fontina. Considerando un investimento per l’adeguamento del sistema di aerazione presso il depuratore La Fontina (potenzialità 30.000 Abitanti Equivalenti) pari a circa 150.000,00 €, si stima per l’installazione di sistemi efficienti, relativamente alla copertura di una potenzialità complessivamente pari a circa 370.000 Abitanti Equivalenti (escludendo, pertanto, il depuratore La Fontina ed il 25% della potenzialità del depuratore Intercomunale), un investimento complessivo pari a 1.850.000,00 €, corrispondente ad un abbattimento dello 0,6% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

7.                  Riduzione della dispersione in ambiente del metano prodotto in fase di digestione anaerobica dei fanghi

Come discusso nella relazione metodologica relativa alla Fase 1, il quantitativo di fango trattato a mezzo di digestione anaerobica è pari al 40,8% dei fanghi trattati totali.

Pertanto una valutazione di tipo economico della conversione dei comparti di digestione anaerobica in comparti di stabilizzazione aerobica necessiterebbe di analisi sito-specifiche di investimento relative ai singoli impianti di trattamento, a fronte di un abbattimento dello 0,17% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

8.                  Riduzione dei consumi di energia elettrica

Come discusso nella relazione metodologica relativa alla Fase 1, i consumi complessivi di energia elettrica incidono sul quadro emissivo, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica, del 34,7%. Una riduzione dei consumi complessivi di energia elettrica del 20% comporterebbe investimenti di difficile quantificazione (pianificazione di interventi sito-specifici mirati, monitoraggio delle performance energetiche), a fronte di un abbattimento dello 7,0% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica.

Sono esclusi dalla presente stima valutazioni relative ai costi di gestione post-intervento.

 

9.                  Riduzione dei consumi di prodotti chimici e trasporto relativo

Come discusso nella relazione metodologica relativa alla Fase 1, i consumi complessivi di prodotti chimici e ed il relativo trasporto incidono sul quadro emissivo, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica, dell’1,4%. Una riduzione dei consumi complessivi di prodotti chimici del 20% comporterebbe da un lato investimenti di difficile quantificazione (ottimizzazione dei dosaggi esistenti, scelta di prodotti chimici più performanti, monitoraggio delle performance dei dosaggi), a fronte di un abbattimento dello 0,3% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica.

 

Si può pertanto concludere che:

·         Prendendo in considerazione le pratiche gestionali individuate e ritenute fattibili per la riduzione dell’impronta di carbonio, ovvero ad esclusione dei punti 4. e 7., si stima un investimento complessivo pari a 196.520.000,00 €, a fronte di un abbattimento del 5,6% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica;

Prendendo in considerazione tutte le pratiche gestionali individuate per la riduzione dell’impronta di carbonio, si stimaun investimento complessivo pari a 292.062.800,00 €, a fronte di un abbattimento del 28,1% sull’impronta di carbonio, al netto della fase di Uso e del carbonio da origine biogenica

Ministero dell'Ambiente